Esce “10”, il primo album di Drillionaire con 20 artisti coinvolti

Era la notizia che tutti i suoi fan stavano aspettando da tempo: venerdì 30 giugno è uscito 10, il primo album ufficiale del producer multiplatino Drillionaire. Anticipato dal singolo Bon Ton con Lazza, Blanco e Sfera Ebbasta che si è immediatamente rivelato un successo, questo disco riunisce al suo interno indiscussi top player del panorama nazionale, i migliori che la scena urban offre. Non usiamo un linguaggio calcistico a caso, dato che l’album prende il titolo da un numero che ha un duplice valore simbolico. Il “10” nel mondo del calcio è infatti il numero del fantasista. Chi la indossa si occupa della costruzione e dell’architettura di tutto il gioco.

Riconoscete familiarità con il percorso di Drillionaire? Certo che sì, perché il producer ha ricoperto questo ruolo sia nella carriera calcistica – arrivando anche a militare in serie B – che nella sua attività di producer. A spiegarlo è lui stesso: “Da calciatore ero quasi sempre il numero 10, il ruolo forse più creativo nella formazione. Nella mia carriera agonistica sono arrivato alla serie B e mi piace molto l’idea di aver trasferito l’aspetto più creativo, di visione, dal mio ruolo di giocatore a quello di producer. Con la musica sento di essere arrivato a toccare la serie A, grazie alla fortuna e al privilegio di collaborare negli ultimi anni con i più grandi artisti della nostra scena”.

Inoltre, il titolo si lega ai 9 dischi a cui l’artista ha contribuito e dei quali ha curato gran parte della direzione artistica che precedono l’uscita del suo primo album ufficiale. Ma qual è la “squadra” che Drillionaire ha fatto scendere in campo? Preparatevi forte, come se li stessimo annunciando allo stadio: Marracash, Guè, Fabri Fibra, Salmo, Sfera Ebbasta, Lazza, Blanco, Mahmood, Noemi, Tedua, Thasup, Shiva, Anna, Tony Effe, Capo Plaza, Taxi B, Benny Benassi, Rhove, Geolier, Michelangelo.

10 si compone di 11 tracce che vedono la partecipazione di 20 artisti e artiste fuoriclasse, la formazione immaginaria ideale studiata da Drillionaire per creare combinazioni imprevedibili e inedite. Oltre a radunare i più grandi hitmakers degli ultimi anni, non manca la sinergia con artisti della scena più underground come i topliners Edwyn Roberts e Michael Bryan Tigua Fiallos, in arte Tigua.

Drillionaire ha spiegato così la squadra che lo ha affiancato: “Ho cercato degli artisti che sapessero fare delle magie con le parole, dei veri e propri liricisti perché, per quanto possa essere paradossale, le parole sono importantissime per un producer. Ho scelto degli interpreti che comunicassero per me quello che volevo trasmettere. A livello di storia personale, è difficile per un produttore raccontarsi senza parole e questo è quello che ho voluto fare attraverso questo album ed è anche l’elemento che lega i brani e su cui si fonda il concept di 10”. 

Per quanto riguarda le produzioni all’interno del disco, si distinguono per l’utilizzo di sample che attingono dal repertorio italiano riattualizzando alcuni tra brani più iconici della tradizione nazionale. Possiamo citare Sono solo parole di Noemi, 50 Special dei Lunapop, Satisfaction di Benny Benassi e Joga Bonito, colonne portanti e che trovano una nuova dimensione, contemporanea e originale, in 10.

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