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Credits: Getty Images
30 Ottobre 2023
Redazione 105
Secondo i rapporti degli esperti, l'AI ha rilevato la supernova il 5 ottobre, verificandola in modo indipendente nelle ore successive e identificandola correttamente entro il 7 ottobre.
Pensando all'unione tra l'intelligenza artificiale e la galassia, si potrebbe riflettere su tutti i misteri che potrebbe svelare.
Intanto, ecco la prima rivoluzionaria scoperta astronomica compiuta grazie a SN2023tyk, la prima supernova individuata interamente da un'intelligenza artificiale, senza alcun intervento umano se non nell'addestramento del software.
Il merito va a uno strumento chiamato BTSbot (Bright Transient Survey Bot), sviluppato da un team internazionale di scienziati della Northwestern University, il bot è stato in grado di analizzare oltre 1,4 milioni di immagini da quasi 16.000 fonti diverse utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico.
In soli quattro giorni, i ricercatori hanno lavorato per poter individuare e classificare una supernova precedentemente sconosciuta, dimostrando una notevole accelerazione nei processi di ricerca astronomica. Questo approccio innovativo è agevolato dall’utilizzo della ZTF (Zwicky Transient Facility), una telecamera robotica californiana, che ha catturato una scansione il 3 ottobre 2023.
Secondo quanto riportato dagli esperti, IA ha rilevato la supernova il 5 ottobre, verificandola autonomamente nelle ore successive e classificandola entro il 7 ottobre. La rapidità con la quale l’analisi è avvenuta, finisce per contrastarsi con le migliaia di ore che gli scienziati della Caltech dedicano all'analisi delle scansioni della ZTF.
I vantaggi dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per l'identificazione delle supernove sono diventati evidenti, in quanto consente agli scienziati di svolgere questo compito in modo più efficiente. Questa innovazione contribuisce anche a una migliore comprensione di elementi critici come i cicli di vita delle stelle e l'espansione dell'universo.
Bisogna considerare come l'uso dell'intelligenza artificiale rivoluzionerà ulteriormente la ricerca astronomica, non solo aprendo nuove possibilità ma anche permettendo agli esperti di condurre analisi più approfondite dell'intero universo.