Uma Thurman e Maya Hawke: madre e figlia sono due gocce d’acqua

Uma Thurman e Maya Hawke hanno affascinato tutti sul red carpet durante un gala benefico a New York, dimostrando una straordinaria somiglianza nei lineamenti, nel portamento e nello stile. Entrambe vestite in total black con i capelli raccolti (in una coda di cavallo per Uma e in uno chignon per Maya), madre e figlia sono apparse come due gocce d’acqua. 

La venticinquenne Maya ha sfoggiato un elegante completo con giacca retrò e pantaloni larghi in tricotina, completato da scarpe di pelle e borsa. L’attrice cinquantatreenne Uma Thurman ha indossato un lungo abito nero con spacco sul davanti, coperto da una lunga mantella nera, abbinato a décolleté e una pochette.

La loro straordinaria somiglianza è stata enfatizzata dai look coordinati, mentre scherzavano con i fotografi durante il 25º anniversario dell’evento charity organizzato dalla no-profit Room To Grow alla Ziegfeld Ballroom di New York. Questa affinità non è passata inosservata a Hollywood, dove entrambe le attrici godono di grande successo. Maya ha ottenuto popolarità con il suo ruolo in Stranger Things, oltre a vari successi cinematografici, mentre Uma Thurman ha una carriera consolidata con film iconici come Pulp Fiction e Kill Bill.

Figlia d’arte al quadrato, dato che suo papà è Ethan Hawke, Maya non le ha certo mandate a dire riguardo alla recente polemica sui nepo baby e alle critiche sui privilegi di chi grazie ad un albero genealogico di rilievo nello showbiz godrebbe di trattamenti di favore. Ha sostenuto, parlando del set condiviso con papà Ethan: “Ho avuto momenti di insicurezza a riguardo mentre stavamo girando il film, ma Internet non ha molte sfumature. Mio padre è stato un grande insegnante per me e vogliamo lavorare insieme. Ci piace stare insieme”.

Dal canto suo, Ethan ha affermato: “Se qualcuno vuole criticarci per aver lavorato insieme, è assolutamente in diritto di farlo”. Poi, rivolto alla figlia, le ha consigliato: “Devi lasciare che le persone abbiano la loro opinione e devi solo provare a fare un buon lavoro quando sei sul palco o davanti alla cinepresa”.