Hai perso "105 Startup"? Riascolta la storia di Niccolò Calandri Founder di 3Bee

3Bee ha l’obiettivo di proteggere gli impollinatori e la biodiversità.

La situazione di monocoltura che fa sì che le api riscontrino dei problemi nel nutrirsi. 3Bee studia la situazione degli alveari grazie ad un sistema che permette di capire lo stato delle api e permette di aiutarle:

“3Bee è partito con ‘Hi-Tech’, un dispositivo che traduce il linguaggio dell’ape in un linguaggio umano, per comprendere perché cambia la temperatura, perché ci sono certi buzz, perché l’ape regina non sta bene ecc. In queste monocolture abbiamo poi messo dei sensori acustici che a distanze elevate ascoltano gli impollinatori e abbiamo iniziato a censirle”

Ma com’è nata l’idea di 3Bee?

“L’idea è nata da me e Riccardo, il mio Co-Founder, che era l’apicoltore, colui che aveva le api in casa. Ogni anno le sue api morivano. Abbiamo deciso di studiare il perché della loro morte, mettendo dei sensori all’interno delle sue armi. In questo modo abbiamo dimostrato che il vero problema sta nella mancanza di biodiversità”

La loro iniziativa “Le oasi della biodiversità” ha 160 oasi sparse in Italia. Si tratta di appezzamenti di terreno che prima erano degli habitat danneggiati. Visitando il sito di 3Bee si può adottare una di queste oasi, tramite l’adozione di un albero o di un’ape al loro interno, così da contribuire direttamente a questo progetto di rigenerazione ambientale locale.

3Bee ha creato “Voci dalle Oasi”, una playlist per far sentire il ronzio di 14 differenti impollinatori della famiglia degli apoidei.

Per maggiori approfondimenti: 3Bee